Dott.ssa Loretta Giacomozzi Libero Professionista Formatrice

FEBBRAIO 2016

In viaggio con la formazione”

Sono la Dott.sa Loretta Giacomozzi Assistente Sociale Professionista e libero Professionista.

Sono socia e collaboratrice dell’Associazione Nuovi Apprendimenti, svolgendo attività di Formazione in autonomia o in collaborazione con altri colleghi professionisti da quasi tre anni. Mi piace associare idealmente l’essere diventata formatrice, come ad un viaggio sia mentale che oggettivo. In passato avevo sperimentato in qualche occasione lo stare in aula in qualità di volontaria della Protezione civile, cimentandomi nell’esporre argomenti di natura ambientale per il rispetto degli animali ai ragazzi delle scuole elementari. Quella, è stata la prima occasione per scoprire un’altra delle mie passioni “Fare formazione” ed iniziare un viaggio, il mio, da Formatore. Con qualche attrezzo nella mia valigia e tanta buona volontà. Tutto è iniziato quando ho deciso di frequentare un workshop dal titolo “L’ Assistente Sociale nel No Profit” a cura del dott. Furio Panizzi. Quel giorno stando in compagnia di una collega anche lei assistente sociale, con la quale inizialmente volevamo condividere l’esperienza della formazione, ho avuto il piacere di conoscere il citato collega ad oggi stimato da me e da altri colleghi per le sue conoscenze e competenze nella professione di Formatore. L’occasione è stata utile a comprendere le finalità della Formazione, gli approcci con i partecipanti e molto altro, tutto correlato da circa 40 gradi che quel giorno a Roma stavamo sopportando. In quel periodo il mio Lavoro in qualità di assistente sociale si stava concludendo e tornavo ad essere una Professionista senza occupazione. Ma in serbo avevo il mio jolly nella manica che mi stava aspettando. Bene! E allora, pensai al mio prossimo obiettivo … portare avanti una passione? trovare un lavoro? trasferire le mie conoscenze e competenze agli altri? Conoscere molti colleghi? a questi quesiti avrei risposto a me stessa tutti! La Formazione stava per catapultarmi in una dimensione nel quale sarei uscita dal quotidiano, scoprendo aspetti diversi della mia personalità che non conoscevo a pieno e, visitare luoghi mai visti con il piacere di soddisfare uno dei miei desideri viaggiare!. A volte nelle storie, c’è sempre un momento di riflessione di difficoltà che bisogna affrontare ma in quel momento non ne ero ben consapevole. Organizzai il primo Workshop a Roma, la mia città di nascita nella quale ho vissuto fino all’età di otto anni. Si, la mia città, che conosco, ed al quale stavo dando la mia fiducia per il primo appuntamento della mia attività di formatrice. Curo personalmente la Segreteria e con molti dubbi, poiché, non potendo fare richiesta del riconoscimento dei crediti formativi per gli assistenti sociali, avrei rischiato di vedere il mio lavoro sfumarsi in un’ annullamento dell’evento formativo per mancanza di partecipanti. Invece, con mio grande stupore l’aula riuscì ad accogliere 10 persone ed io realizzai in un giorno di primavera a il primo obiettivo di un Progetto di Lavoro e di vita. Per il giorno del mio primo evento formativo, avevo scelto un tema da me molto sentito che riguardava (ancor adesso mi interessa) una parte importante nella mia esperienza di Assistente Sociale. E per questo motivo forse, la giornata si svolse bene, senza indugi e con la soddisfazione dei partecipanti. Pensai “Certo! La fortuna del principiante” …poi …riflettendoci un attimo capii che In realtà io ho credevo in me stessa e pensando di farcela tutto sarebbe andata per il meglio (come spesso suggeriscono alcuni libri per Formatori Professionisti, ci si deve immaginare nel contesto positivamente). Ovviamente, la prima esperienza mi aveva dato una buona opportunità ed io a quel punto volevo proseguire con il mio obiettivo! Pensai, se fosse stata una buona idea provare ad uscire fuori dalla mia Regione e iniziare e far conoscere questo tema sul progetto assistenziale della persona. I colleghi di altre Regioni avrebbero potuto scambiarsi esperienze e conoscenze tecniche utili al proprio ambito di lavoro. Così presi contatti con la speranza di ottenere l’accreditamento dell’Evento formativo organizzando la prenotazione della sala e tutto il resto e decisi che a settembre 2014, circa tre mesi dopo si sarebbe tenuto il Workshop a Salerno! Caspita! Questa volta …faccio sul serio!……. Tra l’altro entrai nella dimensione dell’accreditamento per gli eventi formativi ed il riconoscimento dei crediti agli AA.SS. che fino a quel momento non immaginavo neppure di avere la possibilità di sperimentare. Presentai il Programma formativo dell’evento, la locandina e la brochure (un Formatore deve saper fare anche questo!) e attesi l’autorizzazione. Circa un mese dopo arrivò la comunicazione del riconoscimento dei crediti al Workshop formativo. Dopo alcuni giorni su richiesta di alcune colleghe riorganizzai a Roma lo stesso Workshop tenuto in primavera per il mese di giugno. E’ qui, a questo punto della storia ..che arrivarono le difficoltà e purtroppo di salute. Mi trovai all’improvviso, a dover disdire completamente l’evento di giugno solo due giorni prima del suo svolgimento, con mia grande preoccupazione per quel che mi stava accadendo e, vissi i successivi tre mesi tra cure e paure; e solo dopo il mese di agosto 2014 potevo dire di stare bene (anche se in convalescenza) e in grado di progettare per la mia vita, il mio lavoro. Dunque, la seconda tappa del mio viaggio da Formatore sarebbe stata nella città di Salerno” dove ritornavo dopo molti anni a inizio autunno. Un luogo solare e una sede dove mi sono sentita per la prima volta “Formatrice ” sembrava aspettasse me! Bella accoglienza da parte del personale dell’Hotel e soprattutto stavo avendo la mia prima esperienza fuori Regione, dopo aver superato una crisi che non si dimentica. La conoscenza di colleghi dei Paesi limitrofi loro mi dettero già i primi elementi importanti alla comprensione del Target degli iscritti, del loro apprendimento e gradimento nei miei confronti e dei contenuti del Workshop. In quei mesi, mi accorsi, che la professione del Formatore si adattava alla mia persona, che al di là delle difficoltà riscontrate essa mi stava supportando a recuperare fiducia in me stessa, e soprattutto a trasferire quel che negli anni avevo acquisito dalla mia esperienza del Lavoro sociale. Con l’entrata del nuovo anno 2015, il mio impegno verso questa professione aumentava e non esitai a convincermi che anche la collaborazione con alcuni Enti o Associazioni potevano offrirmi buone opportunità di crescita e di lavoro. (Ovviamente, anche per me la Formazione non doveva mancare! Il Formatore in quanto tale deve mantenersi aggiornato, formarsi e studiare). A settembre 2015, si presentava l’opportunità di collaborare con

l’ Associazione AIASF Associazione Italiana Assistenti Sociali Formatori con la quale tre anni fa mi ero associata. Instaurando una collaborazione fattiva con l’Ente, il viaggio della Formatrice, prosegue con all’orizzonte un evento formativo a metà ottobre ad Avola in Provincia di Siracusa! insieme ad una collega assistente sociale siciliana con la quale avevamo ideato un programma specifico sui Minori stranieri non accompagnati. … Il primo viaggio in Aereo mi aspettava! La Sicilia mi aspettava! Sempre accompagnata dal mio caro marito, una presenza costante e di supporto in questa mia scelta. Stavo per avere un’esperienza nuova a 360° gradi per me andando avanti emozionante. La formazione con i colleghi siciliani, su un tema importante come quello dell’immigrazione mi offriva l’opportunità di conoscere una terra meravigliosa e al tempo stesso le caratteristiche portanti degli assistenti sociali delle città del Sud a Levante che di fatto lavorano sodo, per l’ospitalità dei Rifugiati. Che dire! Mi sentivo soddisfatta! come se avessi raggiunto il mio obiettivo! Forse si forse no! in fondo non trovo sia importante quanto l’esperienza che stavo vivendo. Ed il mio viaggio prosegue, ancora con tanta volontà di costruire e di conoscere. E mi porta a Torino. Lì capivo quanto le culture dei servizi da Regione a Regione fossero diversi come i partecipanti al Workshop si confrontavano tra loro e con me in modo particolare, venni a scoprire anche le uguaglianze con i nostri utenti. Dunque, valutai questa esperienza significativa per una serie di fattori che poi si presentarono successivamente fino ad oggi. Confrontandola poi, rispetto all’esperienza a Campobasso, che non potrei dimenticare dato il successo avuto e l’umanità e l’accoglienza che i partecipanti ed il contesto tutto, mi riservarono. A Milano città Metropolitana che pure ero desiderosa di visitare, ho sperimentato la formazione in collaborazione di un mio collega assistente sociale coordinatore dei Servizi di un Comune limitrofo, aumentando il ventaglio delle mie conoscenze date dalle sue esperienze, e fornendo io a lui parte delle mie esperienze entrambi da assistenti sociali nella Formazione. “Il viaggio della Formatrice in viaggio con la Formazione” Continua, e vorrei esprimere un mio pensiero ed estenderlo a tutti, ai giovani da poco abilitati a coloro che hanno esperienza e conoscenza a chi sta per lasciare la Professione di assistente sociale e volesse dedicarsi ad altro……….che è questo: non lasciate che il sapere e l’esperienza siano chiuse a chiave in un cassetto, poiché, sono frutto del vivere e non del morire. Tutti abbiamo bisogno di conoscere attraverso gli altri ……e agli altri donare la nostra conoscenza. LORETTA GIACOMOZZI

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