Testi consigliati

OSSERVARE E AGIRE
Aspetti Metodologici e deontologici in ambito socio-assistenziale per la formazione degli Operatori Socio-Sanitari
di Loretta Giacomozzi
Prefazione Di Ugo Albano
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Osservare e agire è un manuale che si discosta dalle altre manualistiche dedicate alla formazione degli operatori socio-sanitari. In questo libro non si parla di come spostare un paziente, ma di cura: avere cura, usare premura, ascoltare la flebile voce di chi non ha più voce. Si parla di etica e di deontologia e si forniscono gli elementi metodologici e deontologici per saper osservare e di conseguenza agire in modo corretto.
L’osservazione, oltre che atto d’amore ed indicatore di professionalità dell’operatore socio-sanitario, è un obbligo di legge.
L’osservazione in sé non è astratta, ma è una precisa prerogativa professionale dell’operatore socio-sanitario.
Queste pagine, dedicate ad illustrare l’ambito socio-assistenziale della professione, guideranno i futuri operatori socio-sanitari e coloro che già esercitano la professione verso competenze a volte tralasciate e verso la consapevolezza del ruolo fondamentale che svolgono anche in ambito socio-assistenziale.
Loretta Giacomozzi è laureata in Servizio Sociale all’Università degli Studi di Roma “Sapienza” È abilitata all’esercizio della professione di Assistente Sociale ed ha conseguito il Master di Alta Formazione alla Scuola Italiana Formatori di Roma in Esperta e Responsabile dei Processi Formativi. È titolare di Studio Privato Professionale presso il quale, si occupa di Consulenza Sociale e interventi nelle aree: famiglie, disagio psichico e diagnosi psichiatrica per soggetti privati e inseriti nelle strutture protette, minori e donne con particolari esigenze familiari seguiti e non dai Servizi Sociali Territoriali. Prima di intraprendere la professione di Assistente Sociale è stata per dieci anni Assistente Domiciliare e Strutture Tutelari.
Dal 2014, si dedica alla Formazione continua degli Assistenti Sociali e figure professionali affini, è Docente Formatore per Enti Accreditati alla Regione Lazio per la formazione degli Operatori Socio-sanitari.
Disabilità: la storia, il linguaggio, la condizione, la convenzione ONU Copertina flessibile – 25 ottobre 2022
Di Rodolfo Dalla Mora
Il presente Quaderno dà avvio alla Collana Per una Nuova Cultura della Disabilità che vuole contribuire alla creazione di un nuovo approccio culturale e sociale nei confronti della condizione di disabilità, per consentire una piena partecipazione e inclusione sociale. Al tempo stesso, tale Collana si offre per essere uno strumento di lavoro di riferimento per professionisti, esperti nell’ambito del disability management, oltre che per volontari i quali condividano un impegno comune nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. A tale scopo vengono inizialmente ripercorse le tappe storiche di maggior rilievo e i cambiamenti sociali e culturali nel corso delle differenti epoche che hanno interessato il modo di concepire la disabilità. Viene successivamente realizzato un focus sull’evoluzione concettuale e culturale che ha portato a significative modifiche del lessico, degli approcci e delle politiche in materia di disabilità. Un’attenzione particolare è data alla “condizione umana”, al carattere di dinamicità della stessa e di peculiarità a seconda del singolo individuo. A conclusione del presente volume viene trattata la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che pone al centro del sistema di tutela della disabilità la parità di trattamento e l’uguaglianza dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità e che rappresenterà quel filo conduttore di riferimento per gli approfondimenti dei futuri Quaderni.

Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali di Paolo Ferrario (Autore)
Con la riforma costituzionale del 2001 si è entrati in una nuova fase delle politiche dei servizi alla persona e alla comunità. In particolare si è accentuato il processo di regionalizzazione e localizzazione delle azioni organizzative, rendendo più complesso individuare i caratteri unitari del modello italiano che, per tali ragioni, si è trovato più esposto alla crisi finanziaria pubblica iniziata nel 2008. Tre gli obiettivi di questo volume: definire l’analisi dei caratteri storico-istituzionali della svolta del 2001; indicare, a scopo didattico, alcuni schemi e metodi di studio e analisi delle politiche messe in atto nei vari ambienti operativi; proporre una serie di monografie su alcune aree problematiche dei servizi, sociali, sanitari ed educativi. Il libro si rivolge ai professionisti che operano nel settore, con particolare riguardo ad assistenti sociali, educatori professionali, pedagogisti e psicolog

i.

La relazione come cura nell’assistenza geriatrica. Storie ed esperienze. Considerazioni tecniche e formative di Giovanni Braidi (Autore), Giovanni Gelmini (Autore)

Attraverso testimonianze proprie e di diversi operatori socio-assistenziali, gli autori sono riusciti a raccontare, mantenendo il rigore scientifico, come si possono raggiungere, attraverso la “giusta” relazione, obiettivi terapeutici, riabilitativi e assistenziali. Ogni storia è quindi motivo di valutazione tecnica e formativa, e la pratica “sul campo” rimane il crocevia fondamentale per la successiva disquisizione teorica e culturale. Così facendo, si delineano scenari operativi che gettano luce inedita sugli aspetti e i modelli relazionali in cui sono coinvolti gli anziani con demenza, disturbi del comportamento, depressione, neoplasia terminale e altre condizioni oggigiorno tipiche dell’età geriatrica e, in particolare, dei molti soggetti ospiti di Case Protette e RSA. Dai racconti emerge anche l’efficacia del modello assistenziale geriatrico, il cui punto di partenza è la valutazione multidimensionale, e che poi, attraverso un attento lavoro d’équipe, arriva a definire un approccio globale il cui obiettivo principale è la ricerca della miglior qualità di vita possibile in rapporto alle condizioni del soggetto. Modello assistenziale in cui la relazione, positiva e costruttiva, diventa il reale valore aggiunto in grado di “dare” efficacia a ogni progetto individualizzato di vita e di cura.


L’autobiografia nei servizi residenziali di Luciana Quaia (Autore)

Nella persona che invecchia il passato viene spesso considerato come tempo ormai perduto, occasione di rimpianto o nostalgia, ma anche prezioso contenitore di risposte di senso a ciò che si è stati. In ambito istituzionale il confronto con il limite si fa più serrato sul piano fisico, cognitivo e relazionale e diventa quindi essenziale supportare l’anziano nell’adattamento al nuovo contesto di vita e nella riattribuizione di un significato alla propria esistenza che, insieme, possano compensare il peso delle numerose perdite subite. Un valido strumento di intervento sociale utile a mettere in risalto il percorso di vita e a formare relazioni affettive è il laboratorio autobiografico di gruppo, spazio in cui i partecipanti, attraverso la narrazione di sé, si riscoprono e riconfermano la propria identità. Nel presente testo vengono proposte metodologie operative per la conduzione di tali laboratori: un’ampia raccolta di esercizi basati sull’uso di poesia, oggetti, miti, letteratura, luoghi e storie fantastiche quali mediatori per raccontarsi saranno particolarmente efficaci per gli operatori che, all’interno di una struttura residenziale, desiderino avvicinarsi alla memoria e ai ricordi delle persone assistite.



Accompagnare alle frontiere della vita di Ugo Albano (Autore), Nicola Martinelli (Autore)

Queste pagine vogliono essere un rispettoso contributo per il lettore, professionista dell’aiuto, volontario, caregiver, per sviluppare gli strumenti culturali e operativi per avvicinarsi alla persona non autosufficiente e al morente non solo con la massima sensibilità umana, ma anche con metodo e professionalità, e per riuscire a coniugare etica e pratica, atteggiamenti e prestazioni, visioni della vita e metodo di lavoro. L’accompagnamento alle frontiere della vita diventa un percorso relazionale importante; nella cura delle persone bisogna essere se stessi, autentici, così come si è, senza maschere o paraventi. L’uomo è un unicum: chi soffre e si avvicina alla morte, ma anche chi lo aiuta ogni giorno. Il testo affronta il tema e lo orienta verso lo sviluppo di competenze di ascolto attivo, coniugandole con i necessari atteggiamenti etici e le metodologie di valutazione e gestione dei percorsi di cura. Consigliato per la formazione di assistenti sociali, educatori, operatori socio-sanitari, psicologi, assistenti spirituali, dirigenti dei servizi. Più che utile come testo di diffusione sulle tematiche di fine-vita, in particolare per i caregiver dei malati cronici o terminali e di sensibilizzazione della cittadinanza al tema delle DAT.


Il labirinto dei dettagli. Iperselettività cognitiva nell’autismo di Hilde De Clercq (Autore), B. Pichal (Traduttore), E. Clementi (Traduttore)

Thomas, il figlio dell’autrice, è un bambino autistico. Si fida delle donne bionde con la coda di cavallo come la sua mamma; quando il nonno va via, lo saluta solo se viaggia nella macchina verde; adora il gelato, ma il pistacchio deve essere in fondo, l’arancia in mezzo e la fragola in cima. Attraverso il racconto della sua esperienza con Thomas, l’autrice mostra – con la tenerezza di una mamma e il rigore dello studioso – come una caratteristica chiave dello stile cognitivo nell’autismo sia il “pensare in dettagli”, cioè un’estrema sensibilità ai particolari, da rilevare e combinare in gran numero prima di riuscire a trarne un insieme unitario e dotato di senso. Descrive inoltre le conseguenze di questa specifica modalità cognitiva sulla triade delle difficoltà nella comunicazione, comprensione sociale e immaginazione, con indicazioni importanti per lo sviluppo di programmi educativi e di relazioni positive con le persone con autismo.